L’apertura del testamento di Gina Lollobrigida rivela che al figlio andrà solo la metà dell’asse ereditario dell’attrice.
Il mondo del cinema italiano è in lutto per la perdita di Gina Lollobrigida, scomparsa all’età di 95 anni. Una tra le più importanti attrici del cinema, diretta da grandissimi registi, e ricordata ancora oggi nel cuore di tutti i suoi fans. Dopo diversi giorni di dilemmi e ipotesi, emerge la volontà dell’attrice di dividere il suo patrimonio tra suo figlio e il suo segretario, attualmente sotto accusa.
In seguito alla morte dell’attrice Gina Lollobrigida del 16 gennaio scorso, dopo diversi giorni di ipotesi, arriva l’apertura del testamento. Sulla base delle sue volontà, metà del suo patrimonio andrà al figlio Andrea Milko Skofic e l’altra metà all’assistente Andrea Piazzolla, a cui Lollo era legata tanto da considerarlo come un “figlioccio”.
La divisione del patrimonio
Secondo Francesca Romana Lupoi, il legale di Piazzolla, “nei lasciti ereditari è l’ultimo testamento ad avere valore. Quello della Lollobrigida è un testamento recente, pubblico, depositato dal notaio e conteneva le sue volontà”, per cui si conferma che il patrimonio della Lollobrigida sarà diviso tra suo figlio di sangue e quello considerato tale per il loro stretto rapporto affettivo.
L’avvocata spiega che “Piazzolla non vuole i beni, ma, secondo le volontà dell’attrice, intende promuovere la sua immagine come artista, raccogliendo le sue opere”. Si tratta di un progetto già in piedi dal 2018, un trust benefico dedicato a Gina Lollobrigida, con l’obiettivo di valorizzare la sua immagine e le sue opere d’arte.
Intanto procede il processo che vede Andrea Piazzolla sotto accusa per circonvenzione di incapace ai danni della Lollo, secondo cui, tra beni e contanti, avrebbe sottratto 3 milioni di euro dal patrimonio dell’attrice.